martedì 5 maggio 2015

Il mondo zenitale




Il nostro modo di osservare il mondo è molto soggettivo ognuno di noi ha una percezione diversa che dipende da molti fattori per es. l’interesse che nutriamo nei confronti di alcune cose, la nostra cultura o la sensibilità che impieghiamo nell’osservazione. Consideriamo un contesto tecnico per esempio l’altezza, se siamo alti circa Mt. 1,70 il nostro campo visivo si pone a circa Mt. 1,55 da terra con una angolazione virtuale di quasi 180°per angolazione virtuale intendo che l’angolo di campo dell’occhio umano è di circa 50° ma la mobilità reattiva dell’occhio esplorando il campo di fronte a noi riesce a percepirne cose e forme a 180°.

Avete mai provato a sdraiarvi a terra ed osservare il mondo dal basso? Tutto giganteggia, le prospettive cambiano gli oggetti anche apparentemente insignificanti acquistano autorevolezza. Dimentichiamo spesso che ognuno di noi ha sperimentato da bambini questa vista dal basso verso l’alto ma che ora non ci appartiene più. Ecco allora la possibilità di riscoprire questi insoliti punti di ripresa, prendete una scala salite fino in cima e provate a guardare sotto di voi, state per scoprire il mondo zenitale avrete una visione prospetticamente schiacciata dove gli oggetti perdono la loro tridimensionalità appaiono più piccoli alcune forme si confondono con lo sfondo lo spazio si dilata fornendoci un campo più ampio,  provate ad inserire degli oggetti adagiati su di un fianco per scoprirne il profilo, naturalmente la luce come sempre crea la percezione delle forme e volumetrie.

 La prima volta si resta sconcertati e può capitare che non si riesca subito a capire le potenzialità offerte da questo punto di ripresa ma osservando bene e selezionando i soggetti o oggetti che possono rappresentare bene le forme zenitalmente ci si rende conto che le possibilità di espressione artistica sono enormi, un sistema che può risolvere magari una situazione di stallo in un momento di deficit creativo.

A stimolare ulteriormente la ricerca bisogna considerare l’uso delle ottiche che con lunghezze focali differenti possono dilatare o restringere il campo ( ottiche normali o grandangolari ) variando le proporzioni del soggetto fotografato.

 La variazione prospettica sarà ininfluente se non attraverso le deformazioni di oggetti aventi forme geometriche regolari es. se fotografate un oggetto rettangolare  e la vostra fotocamera non è perfettamente zenitale  il rettangolo diventerà un rombo così come un cerchio diventerà un ovale ecco perciò l’importanza di avere la fotocamera perfettamente in bolla e perpendicolare al nostro campo, la fantasia e la luce faranno il resto.

 Come potete osservare dalle immagini pubblicate la ripresa zenitale si presta veramente ad un ampio spettro di soggetti creando situazioni apparentemente irreali  in cui chi osserva viene stimolato nel ragionare per capire la realtà dell’immagine.
Per concludere anche un piccolo spazio se sviluppato in altezza e con la giusta focale può trasformarsi un un set fotografico, provate ne resterete stupiti.
Luca Castagno

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