sabato 4 aprile 2015

Il fascino del ritratto



Per un fotografo fare ritratti è  un’opportunità fantastica, avere la possibilità di misurare la propria sensibilità di artista riuscendo a catturare un istante di realtà da un volto e rendere un’espressione, uno stato d’animo o una sensazione praticamente eterna.

Ogni viso ha la propria luce e ogni luce vive in un proprio contesto che ci si trovi in studio o all’aperto o in un vicolo di qualsiasi città o paese, infine cercare di leggere oltre la semplice fisicità e capire il messaggio che ci viene inviato da uno sguardo, spesso io stesso dietro il mirino della fotocamera mi sento osservato e mi domando se sono io a rubare qualche cosa al soggetto o se è lui ha catturare me.



Non so quantificare quanti ritratti abbia fatto in tutti questi anni ma ogni volta è un nuovo momento magico, cerco di mettere a proprio agio il soggetto, cerco di capire quale luce sia la più adatta, attivo un canale di comunicazione conversando e poi improvvisamente si ripete la magia, leggo sui volti cosa vogliono trasmettermi e non devo fare altro che scattare e raccogliere le loro parole attraverso il viso.

Quando osservate un soggetto provate ad andare oltre le convenzioni estetiche domandatevi che cosa vi sta dicendo e come rendere il messaggio ricevuto fruibile in una scatto, quale luce impiegare per esprimere dolcezza o forza, rabbia, incredulità, gioia, una sensazione di sensuale passione o l'esperienza di un vecchio viso che attraverso le rughe testimonia una memoria storica di altri tempi.
Grandi fotoreporter hanno incantato il mondo con una sola immagine, ritratti di persone in ogni angolo del mondo che con la forza del loro sguardo testimoniavano condizioni sociali di intere nazioni, questa è la potenza dell'immagine, questo è il fascino del ritratto.

Luca Castagno









Nessun commento:

Posta un commento